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Anno III - N. 2 - Marzo/Aprile 2003


produzione, commercio, consumo
La tutela della risorsa vongole nell'area costiera di Barletta
A cura dell'Ufficio Stampa e Documentazione Centro Servizi Assopesca

La fascia costiera assolve, per l'habitat marino, una funzione di grande rilievo per lo sviluppo e la riproduzione di gran parte delle risorse di interesse per la pesca. Nell' Adriatico la fascia costiera presenta fondali prevalentemente sabbiosi dove sono presenti importanti banchi di molluschi bivalvi.
Nel tratto costiero di Barletta, in particolare nella fascia più superficiale fino a 6-7 metri di profondità, è instaurata una interessante comunità di molluschi bivalvi.
I banchi sono costituiti prevalentemente da vongole con una presenza di cardi. Si tratta di risorse di notevole interesse economico per la marineria locale; sono quindi da salvaguardare e sfruttare con pesca razionale
Tuttavia, la consistenza della risorsa molluschi è legata non solo all'attività di pesca ma anche al loro ciclo biologico e alle condizioni ambientali e climatiche.

Spesso si va incontro a fenomeni di grave depauperamento ed estese morie delle risorse, il che costringe i pescatori a forzati fermi di pesca.
In considerazione che da diversi anni la risorsa vongole è in costante e continua rarefazione non solo per l'eccessivo sforzo di pesca, ma anche per le avverse condizioni ambientali che incidono sulla mortalità delle fasi giovanili, si è reso necessario programmare interventi di gestione più razionale di questa risorsa.
Il Laboratorio di Biologia Marina di Bari, in collaborazione con il Comune di Barletta, ha effettuato nel 2000 e nel 2001 due prime esperienze di restocking sperimentale, in aree limitate del litorale barlettano, con risultati positivi. La zona di mare è stata, infatti, ripopolata di vongole e si è sviluppata una pesca più razionale della risorsa.
Particolari condizioni ambientali (meteo-marine) sfavorevoli, hanno determinato nel tratto di mare in questione una ridotta disponibilità di ossigeno (ipossia) che ha danneggiato la risorsa.
È stato, perciò, necessario intensificare gli interventi diretti al miglioramento delle attuali condizioni della costa e dei fondali marini nei primi metri di profondità, e alla tutela della risorsa "vongole".
Il miglioramento dello stato dei fondali è stato realizzato utilizzando le imbarcazioni del Consorzio Gestione Molluschi "La disfida di Barletta". Si è operato sgombrando l'eccesso dei gusci calcarei dei bivalvi e dei gasteropodi morti. Tale eccesso di gusci calcarei causa, infatti, un impedimento all'insediamento delle nuove reclute di vongole. Con la stessa metodologia si è operato lo sgombero dei fondali anche da tutto il materiale inquinante più o meno inerte.
Effettuata la pulizia dei fondali, le stesse imbarcazioni sono state utilizzate per valutare l'effettiva consistenza dei banchi di bivalvi nell'area. Sotto la direzione del Laboratorio di Biologia
Marina di Bari, è stata spostata una quota parte della risorsa su zone a più bassa densità e su quelle più compatibili per lo sviluppo dei molluschi. A tale scopo il Laboratorio di Biologia Marina, al fine di valutare l'influenza delle variazioni di portata del fiume Ofanto, ha studiato la tessitura del substrato nell'areale di competenza.
Tutte queste attività si sono svolte in due fasi; la prima da novembre 2002 a gennaio 2003 e la seconda da marzo ad aprile 2003.
Nella prima fase è stato effettuato il dragaggio delle aree a nord e sud del porto (pulizia e ossigenazione dei fondali), utilizzando tutte le imbarcazioni del CO.GE.MO "Disfida di Barletta" con 12 uscite settimanali secondo le necessità verificate in loco.
Nella seconda fase sono stati effettuati prelievi di sedimenti per uno studio della tessitura dei fondi; è stata poi spostata una quota parte della risorsa su zone a più bassa densità e su zone più compatibili per lo sviluppo dei molluschi.

L'intervento ha migliorato le condizioni ambientali della fascia costiera favorendo il ritorno di un naturale equilibrio ecologico dell'habitat marino. Ulteriore conseguenza è stato l'aumentO della biomassa delle vongole pescabili nell'arco costiero di Barletta, garantendo una pesca economicamente vantaggiosa ai circa 30 vongolari che effettuano questa particolare attività di pesca.
Più in generale il rilancio dell'attività di pesca dei molluschi ha favorito una maggiore tutela delle risorse ittiche della fascia costiera riducendo lo sforzo di pesca indirizzato ad altre specie, poiche i vongolari hanno operato soltanto nel loro specifico settore.
L'impatto ambientale, quindi, è stato decisamente positivo, essendo state ripristinate le condizioni ambientali e
le comunità biocenotiche preesistenti all'eccessivo ed irrazionale sfruttamento delle risorse. 


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