AssopescaInforma Anno I N. 1 Luglio/Agosto 2001
intervista flash
Delgado: Mi risponda velocemente. Che momento è questo per la pesca a Molfetta?
Farinola: Stiamo uscendo da una crisi... dovremmo modernizzare questo settore. È un momento di crescita e non dobbiamo adesso svalutare tutti gli sforzi che abbiamo fatto.
Delgado: Gli addetti alla pesca: in aumento o in diminuzione?
Farinola: Purtroppo c'è un regolamento comunitario che promuove l'uscita dalla pesca. Ciò vuoi dire, purtroppo, portare le nostre comunità ai livelli della povertà. Noi non siamo convinti che lo sforzo di pesca si controlli promovendo l'uscita, ma con norme più certe, più chiare e più incentivanti. Teniamo presente che il guadagno dei pescatori è di un terzo, i due terzi vanno all'indotto: c'è da ribellarsi.
Delgado: Una domanda delicata: i giovani e la pesca?
Farinola: I giovani nella pesca, purtroppo, mancano. Forse dobbiamo pubblicizzare di più tra loro l'informazione sulla sicurezza. Stiamo andando verso i paesi terzi per avere occupazione. Dobbiamo, invece, stimolare i giovani ad avvicinarsi, anche perche le tecniche della pesca sono ormai avanzate e non ci sono più i pericoli di una volta.
Delgado: La flotta peschereccia?
Farinola: La flotta peschereccia di Molfetta è ancora consistente e vorremmo che così fosse per tutta la regione, perche la Regione Puglia vive dalla pesca.
Delgado: A proposito di Regione, quella nostra come si comporta?
Farinola: La nostra purtroppo è in grave ritardo nella pianificazione del settore pesca. In questo momento non c'è in Regione una efficiente struttura organizzativa. Non si sa chi deve gestire i bandi del prossimo Programma Operativo Regionale (POR). E devono smettere di essere assenti ai nostri momenti di confronto.
Delgado: Un'ultima domanda: che cosa vi aspettate dal Governo? Quale potrebbe essere un provvedimento di salvezza?
Farinola: Vorrei tanto che il Governo non lasciasse il decentramento in mani inesperte. Già l'agricoltura ha sofferto nella sua fase di decentramento.
