Assopesca Molfetta

AssopescaInforma
Anno VI - N. 5/6 - Dicembre 2006


Sicurezza del lavoro
Incidenti da evitare
Francesco Mastropierro

A distanza di un paio di anni dall'urto di un motopeschereccio locale contro la diga foranea del porto di Moffetta si è verificato un altro caso, che presenta le stesse circostanze del precedente.

Nella notte del 19 settembre, il M/P Marino I, in atterraggio a Molletta dopo una normale battuta di pesca, ha investito il frangiflutti: a seguito di ciò lo scafo ha cominciato ad imbarcare acqua in quantità maggiore di quella che la pompa d'esaurimento riusciva a mandare fuoribordo. Di conseguenza l'equipaggio non è riuscito ad evitare la sommersione del natante prima che esso potesse essere spiaggiato sulla secca di san Domenico; l'equipaggio è stato tratto in salvo al completo.

In questo contesto sembra opportuno fare delle considerazioni:

- Entrambi i motopescherecci erano in fase di atterraggio al porto di Molfetta in ore di buio; è risaputo che i segnalamenti luminosi del porto, pur essendo funzionanti a norma delle caratteristiche riportate nell'Elenco dei Fari e Fanali, non sono agevolmente visibili dal largo.

A questo proposito è eloquente la risposta del Comando Zona Fari di Taranto a un quesito posto specificamente per quanto concerne la visibilità dei segnalamenti notturni del porto di Molfetta, in cui lo stesso Comando riconosce la presenza di intense luci di sfondo che interferiscono con i segnalamenti marittimi, al punto da rendere difficoltoso il loro avvistamento dal mare, nonostante essi siano perfettamente a norma; di tanto c'è certezza, atteso che detti segnalamenti sono ben visibili dall'interno del porto.

L'interferenza luminosa di cui si parla può essere anche definita abbagliamento.

- La fase di atterraggio ad un porto, specialmente se effettuata in ore notturne, deve essere condotta con molta cautela, navigando con velocità moderata, adoperando tutti i mezzi disponibili per stabilire la posizione della propria unità, specialmente quando si arriva in vicinanza dell'imboccatura del porto. La necessità di moderare la velocità è giustificata dalla possibilità di governare al meglio qualora si presenti un ostacolo imprevisto da evitare.

E ovvio che detta cautela debba essere osservata al massimo livello quando la visibilità - per qualsiasi motivo (foschia, nebbia, oscurità) -non sia delle migliori.

- Un importante particolare da non trascurare è il mantenimento di un servizio di vedetta efficiente, come sancito dalla Regola 5 della COLREG-72: Ogni nave deve mantenere sempre un appropriato servizio di vedetta visivo ed auditivo, utilizzando tutti i mezzi a disposizione adatti alle circostanze ed alle condizioni del momento in modo da consentire una completa valutazio-ne della situazione e del rischio di abbordaggio.

Questa regola si applica obbligatoriamente (deve) in qualsiasi condizione di visibilità (sempre), quindi a maggior ragione quando la visibilità è ostacolata - e bene ripeterlo - non solo da foschia o nebbia, ma anche da una situazione di "abbaglio", quale quella creata da luci di sfondo.

Dove la regola cita il rischio di abbordaggio, sottintende anche il rischio di urto contro qualsiasi tipo di ostacolo che si può incontrare sulla rotta, quindi anche un frangiflutti.

- Quanto precede costituisce semplicemente una esortazione ai comandanti affinchè essi si attengano alle buone norme di comportamento dettate dalla loro lunga esperienza e dalla migliore arte marinaresca, norme che comunque essi ben conoscono.

Tuttavia si richiama alla memoria il comportamento che l'equipaggio si aspetta da ogni responsabile della condotta della navigazione. Infatti, il contenuto dell'ari 298 (Comando della nave) del Codice della Navigazione recita: II comandante... deve dirigere personalmente la manovra della nave all'entrata e all'uscita dei porti... e in ogni circostanza in cui la navigazione presenti particolari difficoltà.

Per concludere, si può affermare che eventi di questo genere si potrebbero classificare "evitabili" se non ci fosse la componente negativa relativa alla individuazione dei segnalamenti ottici (notturni) ostacolata dalla presenza delle luci "abbaglianti".

E qui sia concessa un'ultima breve considerazione: nessun evento di questo genere si è registrato in ore diurne, allorquando l'avvistamento dei punti cospicui, ossia quelli a cui il navigante fa riferimento per navigare, non è contrastato da elementi di disturbo.

Pertanto si può ragionevolmente affermare che la causa primaria di questo tipo dì incidenti marittimi sia addebitabile alla carente possibilità di individuazione dei segnalamenti ottici; si potrebbe anche ipotizzare l'errore umano, ma questa considerazione sarebbe di entità trascurabile e comunque non comprovata.

Seminari di Studio - Certificati limitati per operatori MF-RTF/DSC di classe E VHF-RTF/DSC, Epirb

Nell'ambito delle articolate azioni e iniziative dello Sportello Unico Assopesca sono in programmazione a Molfetta, presso la sede dell'Associazione Armatori da Pesca in via San Domenico 36, interessanti semtnari di studio e approfondimento che hanno come argomento i Certificati limitati per operatori MF-RTF/DSC di classe E - VHF-RTF/DSC, EPIRB.

L'apposito modulo per le iscrizioni, da trasmettere alla Segreteria dell'Associazione Armatori da Pesca, debitamente compilato, è scaricabile dal sito internet www.assopesca.it.


TOP

Associazione Armatori da Pesca - Molfetta
Via S. Domenico, 36 - 70056 Molfetta
Tel. 080.3387900 :: 080.3384557 - Fax: 080.3380437
P. Iva 04540970722
e-mail: info@assopesca.it

artemedia.it