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ASSOPESCAINFORMA - ANNO V - N. 3/4 - MAGGIO/LUGLIO2005


Lo studio di settore SG90U per l'anno d'imposta 2004
L'incremento del prezzo del carburante non può essere assunto come parametro di aumento della produttività di un'impresa di pesca
A cura dell'Ufficio Stampa e Documentazione

Con il periodo d'imposta relativo all'anno 2004, il settore della pesca si accinge ad applicare per il secondo anno lo studio di settore SG90U. È innegabile che gli studi di settore hanno costituito un punto di svolta per gli strumenti in possesso dall'amministrazione finanziaria per definire la capacità contributiva dei contribuenti italiani.
Questo nuovo strumento, molto più sofisticato dei precedenti, ha in linea di massima ottenuto un positivo giudizio da parte degli operatori, proprio perché gli elementi presi a base per la determinazione della stima dei ricavi sono stati individuati dalle risposte date dagli stessi operatori negli appositi questionari.
Da più parti è stato detto che gli studi hanno rappresentato la soluzione a molti problemi che erano stati posti dagli strumenti precedentemente utilizzati dall'amministrazione finanziaria, tuttavia il settore della pesca, per gli ovvi motivi collegati alla tipologia dell'attività svolta, ha dovuto attendere l'anno d'imposta 2003 per vedere applicata al settore tale nuova metodologia.
La finalità primaria di uno studio di settore è l'individuazione delle variabili che possono meglio cogliere con elevato grado di probabilità la capacità di un'impresa a produrre ricavi; tuttavia il settore della pesca non può essere assimilato a nessun altro settore economico. Ciò perché ad un aumento dei fattori produttivi non corrisponde, come per altri settori, un altrettanto
aumento di produttività. Si richiederebbe, pertanto, un approccio alla metodologia propria degli studi di settore estremamente prudenziale anche in considerazione della rilevanza "sociale" del settore della pesca.
Dopo un anno di applicazione dello studio SG90U, il settore pesca si è trovato di fronte alle sostanziali modifiche apportate dalla legge finanziaria 2005 e all'indiscriminato aumento del prezzo del gasolio verificatosi nel corso dell'anno 2004 e in questi ultimi mesi del 2005. Ciò ha indotto Federpesca a presentare all'Ufficio studi di settore dell'Agenzia delle entrate, apposita istanza avente ad oggetto la rivisitazione dello studio di settore SG90U vigente per l'anno 2004.
Nella finanziaria 2005, inoltre, gli studi settore sono stati oggetto di modifiche tra cui la revisione periodica degli stessi studi, le nuove modalità di adeguamento in dichiarazione, la rilevanza ai fini Irap e le novità in materia di accertamento.
La principale preoccupazione che ha indotto Federpesca ad intervenire è stata la rilevanza che la variabile costo del carburante assume ai fini della determinazione della funzione del ricavo puntuale. In proposito Federpesca ha ritenuto opportuno coinvolgere la Direzione generale della pesca e dell'acquacoltura, chiedendo di certificare la non diretta dipendenza dell'incremento del costo del gasolio con un eventuale incremento di produttività.
Ottenuta tale certificazione, Federpesca ha fatto rilevare all'Agenzia delle entrate la situazione di disagio che le imprese di pesca hanno dovuto affrontare, nel corso del 2004, a seguito dell'aumento del gasolio. Il rilievo mira ad ottenere, per l'anno 2004, l'adeguamento dei ricavi ad un valore diverso da quello puntuale, che nello specifico potrebbe essere il ricavo minimo previsto da GE.RI.CO.
Superato il periodo della presentazione delle dichiarazioni dei redditi, Federpesca intende adoperarsi presso l'Agenzia delle entrate per una risposta che tenga conto del rilievo espresso.

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