ASSOPESCAINFORMA - ANNO V N. 1/2 - GENNAIO/APRILE 2005
L'Agenzia delle Entrate risponde a un quesito di Federpesca
CREDITO D'IMPOSTA E STRUTTURA DELLE IMPRESE
La Risoluzione n. 16/E del 15 febbraio 2005, emanata dall'Agenzia delle Entrate, Direzione Centrale Normativa e Contenzioso - Ufficio Imprese - in risposta a nostro quesito, è finalizzata a dissipare i dubbi evidenziati in sede di controllo dagli organi periferici di vigilanza della amministrazione finanziaria.
L'oggetto controverso riguarda l'applicazione della Risoluzione n. 92/E del 20 marzo 2002 avente ad oggetto l'applicazione del credito di imposta per aree svantaggiate di cui all'ari 8 della legge 23 dicembre 2000 n. 388 per le imprese di pesca.
Come ricorderanno gli operatori del settore, la predetta Risoluzione n. 92, anch'essa emanata dalla Agenzia delle Entrate in risposta ad un nostro quesito, stabilisce che, poiché le navi per loro natura di beni mobili non costituiscono autonomamente una struttura produttiva radicata sul territorio, al fini della applicazione della agevolazione, è necessario che sulla terra ferma esista una organizzazione di impresa.
L'Agenzia, in proposito, rileva che la struttura della organizzazione esistente sulla terra ferma dovrà avere caratteristiche dimensionali e funzionali coerenti con la tipologia di pesca esercitata. A titolo esemplificativo per le imprese di pesca costiera tale struttura può consistere in magazzini, banchi di vendita e punti di riferimento per l'attività di commercializzazione del pescato.
Per la pesca mediterranea e per quella oceanica sarà necessario la presenza di uffici, magazzini, impianti per la refrigerazione o trasformazione, strutture per la commercializzazione.
Sulla interpretazione di queste esemplificazioni, in sede di verifica si sono creare situazioni incredibili, sfociate nella maggior parte dei casi nella revoca del credito di imposta, con la conseguente richiesta di recupero del credito, a detta dei verificatori, indebitamente utilizzato.
Ad onor del vero, la quasi totalità delle verifiche hanno riguardato imprese di pesca costiera che hanno effettuato nuovi investimenti, compresa la costruzione del natante.
In considerazione degli importi del credito e delle richieste di chiarimento fatteci pervenire da imprese di pesca nostre associate nostre associate, abbiamo presentato all'Agenzia delle Entrate un nostro, quesito di intervento, allegando anche, per alcuni casi, le motivazioni indicate dai verificatori nel verbali di recupero del credito.
Nella occasione abbiamo anche chiesto lumi sul mancato riconoscimento del credito, per altre nostre imprese associate, perché, ad avviso dei verificatori, all'atto dell'avvio dell'investimento doveva già esistere sul territorio una struttura organizzativa d'impresa.
Ci preme rilevare, infine, quanto da noi sempre sostenuto: che per la pesca costiera la semplice commercilizzazione del pescato, anche direttamente presso il mercato ittico di riferimento dell'impresa, è sufficiente a fare desumere l'esistenza a terra di una propria organizzazione d'impresa.
Ufficio stampa Federpesca - Roma
