ASSOPESCAINFORMA - ANNO V N. 1/2 - GENNAIO/APRILE 2005
panorama comunitario - IL COMMISSARIO JOE BORG IN ITALIA
Finalmente un dialogo aperto con la UE!
Luigi Campo
Su invito del Sottosegretario del ministero delle Politiche Agricole e Forestali delegato alla pesca Paolo Scarpa Bonazza, il Commissario europeo alla pesca e agli affari marittimi Joe Borg, è stato in visita ufficiale in Italia dal 12 al 14 febbraio. Come a sottolineare la vocazione marinara degli italiani, il primo impatto con la pesca italiana l'ospite l'ha avuto a Venezia, raggiunto così dall'eco delle gesta gloriose dell'antica repubblica marinara.
Dopo aver visitato gli impianti di acquicoltura di Valle Morosina e Valle Figheri, Borg ha raggiunto Roma dove, accompagnato sempre dal sottosegretario Scarpa, ha incontrato il Ministro delle politiche agricole e forestali Alemanno, parlamentari e rappresentanti delle associazioni di categoria del settore pesca. Nell'incontro è stata richiamata l'attenzione del Commissario sulle problematiche che la Politica Comune della Pesca lascia da tempo irrisolte se non aggravate, per via di un discutibilissimo Piano di azione del Mediterraneo e di un insufficiente sostegno finanziario.
La specificità del Mediterraneo, si è detto, esige interventi altrettanto specifici, avendo presente che quando si parla di sostenibilità dello sforzo di pesca non si deve guardare solo alla tutela della risorsa; la sostenibilità è nello stesso tempo sociale, economica ed ambientale. In questo contesto vanno individuati interventi efficaci che vanno dalle misure delle maglie delle reti ai fondi messi a disposizione soprattutto per la pesca costiera e per i piccoli pescatori.
Ai rilievi esposti il Commissario ha risposto puntualmente, condividendo le ansie e le aspettative degli operatori della pesca in Italia.
Commentando la visita di Borg in Italia, il Direttore Generale Federpesca Luigi Giannini, ha detto: "Finalmente un dialogo aperto con la Commissione europea!" ed ha espresso vivo apprezzamento "per il pieno accordo di principio raggiunto su tutti i principali temi sul tappeto, dai rapporti con i Paesi rivieraschi non comunitari al nuovo strumento finanziario per la pesca, al piano d'azione ed al regolamento per il Mediterraneo".
"Una svolta tangibile e significativa - insiste Giannini che rappresenta una inversione di tendenza innanzi tutto nel metodo del Commissario europeo alla Pesca di rapportarsi con le categorie professionali".
L'aspetto più interessante del confronto con Borg è stato senza dubbio il dibattito intorno al RAC, il Consiglio Consultivo Regionale per il Mediterraneo. Il RAC Mediterraneo permetterà di coinvolgere più efficacemente il settore della pesca e gli altri ambienti interessati nel processo di gestione della Politica Comune della Pesca. Gli operatori avranno realmente la possibilità di esercitare la propria influenza sulla gestione delle attività di pesca nella propria Regione. Sebbene infatti i pareri dei Rac non siano vincolanti, il Commissario Borg ha affermato che la Commissione non adotterà provvedimenti contrari agli indirizzi scaturiti dalla consultazione.
Il Commissario europeo si è detto "ottimista sul ruolo che l'Unione Europea potrà assumere per dare al Mediterraneo un sistema di governo indispensabile per la sostenibilità della pesca".
A conclusione dell'incontro, il sottosegretario Scarpa, sottolineando che l'unità d'intenti dimostra la raggiunta maturità del settore della pesca italiano, si è detto "d'accordo con Borg sul fatto che l'Unione Europea dovrà prendere l'iniziativa per le nuove regole e l'Italia, in questa fase, dovrà svolgere un ruolo da leader".
La visita del Commissario Borg si è conclusa a Catania dove, nell'ambito del Progetto Jean Monnet, nella locale Università, ha tenuto una lezione agli studenti di scienze politiche sul tema "Nuovi scenari dell'integrazione europea e delle politiche nelle aree rurali", confermando e approfondendo le linee della politica comunitaria sulla pesca dichiarate nell'incontro romano.
Nelle pagine che seguono, diamo ampi stralci della lezione.
