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ASSOPESCAINFORMA - ANNO IV N. 6 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2004


panorama regionale - L'ACCORDO DI PROGRAMMA
Sinergie per lo sviluppo della pesca in Puglia
A cura dell'Ufficio Stampa e Documentazione Centro Servizi Assopesca

Una straordinaria opportunità per la pesca pugliese potrà essere offerta dalla realizzazione dell'Accordo di Programma stipulato dalle organizzazioni impegnate nel comparto ittico, che presenteranno progetti finalizzati a "definire metodologie e modelli di riferimento per gli aiuti nel settore della pesca e dell'acquicoltura".
A tal fine, è stato divulgato, nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, n. 138 del 18.11.2004, il bando di adesione, che è espressamente rivolto a Federpesca, ACCI Pesca, Federcoopesca, Lega Pesca e UNGI Pesca, che dovranno strutturare l'Accordo, il quale a sua volta dovrà essere gestito in tutte le sue fasi dagli appositi uffici dell'assessorato alla Pesca della Regione Puglia.
L'iniziativa, fondamentale per l'evoluzione del comparto nella nostra Regione, rientra nelle misure di attuazione del VI Piano Triennale Nazionale per la Pesca e l'Acquacoltura, che sono state dotate del necessario supporto finanziario (che ammonta a 1.151.956 Euro) dal DM 1/01 del 30 agosto 2001.
Il bando, in particolare, definisce gli ambiti a cui devono far riferimento i vari progetti, che andranno poi a comporre l'Accordo, i cui risultati dovranno essere messi a disposizione di tutti gli operatori pugliesi della pesca.
I settori di intervento sono i seguenti:

  1. Definizione e applicazione di sistemi per il miglioramento ed il controllo della qualità, della rintracciabilità, delle condizioni sanitarie, degli strumenti statistici e dell'impatto ambientale.
  2. Creazione di valore aggiunto nei prodotti (con particolare riferimento alla sperimentazione e innovazione).
  3. Miglioramento della conoscenza e della trasparenza della produzione e del mercato.
  4. Organizzazione del commercio elettronico e del ricorso ad altre tecnologie e mezzi di informazione, ai fini della diffusione di informazioni di carattere tecnico e commerciale.
  5. Sperimentazione dell'uso di attrezzi o metodi che l'autorità di gestione riconosce come più selettivi.
  6. Promozione di misure tecniche di conservazione delle risorse.
  7. Promozione di misure volte al miglioramento delle condizioni di lavoro e sicurezza degli addetti alla pesca e acquicoltura.
  8. Raccolta di dati di base ai fini dell'approntamento di piani di gestione integrata delle zone costiere.
  9. Ristrutturazione o sistemazione di attrezzature per la gestione di strutture collettive di acquicoltura lagunari e non.

Non meno del 17% della spesa ritenuta ammissibile dovrà essere dedicato alla costituzione di un Osservatorio Regionale della Pesca e Acquicoltura che si occupi di "Raccolta di dati di base ai fini dell'approntamento di piani di gestione integrata delle zone costiere" come indicato al punto 8 del precedente art.4.
Tenute presenti queste premesse, non resta adesso che passare all'azione, anche in nome di uno spirito collaborativo tra imprese e lavoratori, che è la caratteristica più stimolante di uno strumento, quale l'Accordo di Programma, sicuramente innovativo e potenzialmente assai proficuo.


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