Assopesca Molfetta

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Anno IV N. 3 - Maggio/Giugno2004


Legislazione
Più sviluppo e lavoro con i "Contratti di Programma"
Giuseppe Manente

II contratto di programma e uno strumento economico importante, e ancora non adeguatamente sfruttato, che consente di avviare le sinergie necessarie tra pubblico e privata per promuovere iniziative imprenditoriali importanti, specialmente nelle Regioni meridionali, anche nel settore della pesca.
Sono misure di programmazione negoziata, in quanto rappresentano il frutto di una concertazione economica e finanziaria tra imprese a amministrazione pubblica, finalizzate al finanziamento di corposi investimenti industriali con un rilevante impatto in termini di occupazione, capacita produttiva, riduzione del divario tecnologico, formazione e valorizzazione del territorio. I CdP, inoltre, sono volti a favorire la realizzazione di progetti di investimento, attuati da investitori provenienti dalle aree più sviluppate del Paese, per cui la misura si rivela un importante strumento di attrazione degli investimenti verso Ie aree più depresse.
Il punto di riferimento legislativo originario dei CdP e la legge 488/92, in seguito attuata dal CIPE con varie delibere, tra cui le più importanti sono l'Atto di indirizzo del 4 aprile del 2001 e la deliberazione del 25 luglio 2003.

Quest'ultimo documento è certamente fondamentale per l'attuazione dei CdP, in quanto, facendo seguito alle indicazioni espresse dalla Conferenza unificata Stato Regioni del 15 aprile 2003, ha esplicitato con precisione le procedure occorrenti per la realizzazione corretta delle iniziative che si intendono porre in cantiere. Le direttive in essa contenute sono state ulteriormente chiarite nel novembre 2003 dal Ministero delle Attività Produttive, che in modo semplice e trasparente ha precisato l'insieme dei requisiti sostanziali dei progetti da proporre (sostenibilità tecnicoeconomica del business plan, merito creditizio, presupposti di cantierabilità), nonchè Ie priorità strategiche e le specifiche per la selezione ulteriore delle proposte.
Le modalità operative adottate tendono alla semplificazione e alla velocizzazione dei procedimenti amministrativi. A tale proposito, il Ministero delle Attività Produttive sottoscrive con le Regioni un atto che prevede le procedure per l'acquisizione dei pareri di competenza, anche mediante apposite conferenze di servizi.
Nel caso di CdP che prevedono iniziative nei settori della pesca e dell'acquacoltura, deve essere acquisito anche il parere scritto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dal momento che esse devono necessariamente prevedere grossi investimenti.
A tal proposito è bene ribadire a tutti gli operatori della pesca la necessità, ormai inderogabile, di superare la mentalità individualistica e di accettare l'idea di riunirsi in Cooperative, Organizzazioni di Produttori, Consorzi o altre forme associative.
Assopesca si impegna ad organizzare un seminario per illustrare agli imprenditori del settore Ie modalità di partecipazione ai Contratti di Programma.


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