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Anno IV N. 3 - Maggio/Giugno2004


panorama comunitario - Dalla SFOP al FEP
II nuovo fondo per la pesca: sostenibilità e diversificazione
A cura dell'Ufficio Stampa e Documentazlone Centro Servizi Assopesca

La Commissione europea ha presentato una proposta di Fondo europeo per la pesca (FEP) per il periodo 2007-2013 a sostegno della realizzazione di misure destinate a garantire la sostenibilità del settore e la diversificazione delle attività economiche nelle zone di pesca. Ogni anno verranno resi disponibili in media 700 milioni di euro; questo FEP subentrerà all'attuale Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP).
Le misure FEP costituiscono un adeguamento all'evolversi delle esigenze dei settori sia della pesca che dell'acquacollura. L’impostazione seguita consiste nel contribuire a ridurre la pressione della pesca in modo da permettere la ricostituzione degli stock ittici e incoraggiare l'uso di attrezzature e pratiche più compatibili con Ie esigenze ambientali nei settori della pesca e dell'acquacoltura, nonché in sede di lavorazione e commercializzazione dei prodotti della pesca. II FEP fornirà inoltre aiuti alle regioni più colpite dalla perdita di posti di lavoro per aiutarle a diversificare e potenziare la propria base economica.
Gli aiuti FEP potranno inoltre essere erogati a favore di iniziative collettive e azioni destinate ad incoraggiare le pari opportunità.
Spetta agli Stati membri decidere quale combinazione di provvedimenti sia più adeguata alle esigenze delle loro regioni. Come deciso in sede di riforma della Politica comune della pesca nel 2002, con la nuova normativa non saranno più ammissibili gli aiuti destinati a rinnovare la flotta, ad esportare pescherecci o a creare imprese comuni.
Per affrontare i problemi connessi al sovrasfruttamento, all'esaurimento degli stock e agli effetti indotti dalla perdita di posti di lavoro, II FEP privilegia le misure destinate a realizzare la sostenibilità, incoraggiando la riduzione e il miglioramento dell'attività di pesca e attenuando la dipendenza delle comunità costiere da questo tipo di attività.
Questi i possibili interventi del FEP:

1) Nel settore delle catture:

  • aiuti ai proprietari e agli equipaggi obbligati a sospendere temporaneamente l'attività  di pesca per rendere possibile la ricostituzione degli stock, o a motivo del mancato rinnovo di un accordo di pesca, o a seguito di calamità naturali;
  • programmi di formazione e riqualificazione o regimi di prepensionamento;
  • aiuti finalizzati all'utilizzo di attrezzi da pesca con minora impatto sull'ambiente marino;
  • incentivi specifici alla formazione di giovani pescatori;
  • aiuti destinati a potenziare la sicurezza e l'igiene a bordo;
  • aiuti a condizioni rigorose per la cessazione permanente dell'attività dei pescherecci
  •  misure di supporlo per la fIotta da pesca artigianale.

 2) Nel settore acquacoltura, lavorazione e commercializzazione:

  • acquisizione e applicazione di attrezzature tecniche compatibili can le esigenze ambientali e privilegiando le piccole imprese.
  • aiuti agli allevatori di molluschi e crostacei obbligati a sospendere temporaneamente il raccolto.

3) Sviluppo sostenibile delle zone di pesca costiera:

  • sostegno alle iniziative volte a diversificare e potenziare la base economica nelle zone di pesca particolarmente colpite dall'esaurimento degli stock, nonche i progetti destinati a promuovere il ruolo delle donne in tali zone.

4) Iniziative collettive:

  • aiuti per progetti di comune utilità nel settore della pesca e dell'acquacoltura.

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