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Anno IV N. 2 - Marzo/Aprile 2004


Legislazione
Due importanti decreti legislativi nel settore pesca e acquacoltura
Luigi Campo

Il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro delle politiche agricole e forestali, Giovanni Alemanno, ha approvato due distinti schemi di decreto legislativo che attuano la delega conferita dalla legge n. 38 del 2003 rispettivamente in materia di modernizzazione del settore della pesca e acquacoltura e in materia di pesca marittima.

È questo un risultato, senza dubbio soddisfacente, che può essere ascritto a merito della concertazione sviluppatasi tra Esecutivo da una parte e movimento cooperativo, associazionismo e sindacato di settore dall'altra.

Notevoli le novità introdotte dai due decreti.

1. In materia di modernizzazione del settore della pesca e dell'acquacoltura:

  • l'istituzione del Tavolo Azzurro;
    attorno ad esso gli assessori alla pesca e all'acquacoltura delle regioni e delle province autonome, i presidenti di ciascuna associazione nazionale delle cooperative della pesca, delle imprese di pesca, delle imprese di acquacoltura, i segretari generali di ciascuna organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa a livello nazionale si riuniranno insieme al Ministro delle politiche agricole e forestali o al Sottosegretario di Stato delegato per la determinazione degli obiettivi e delle linee generali della politica nazionale della pesca e dell'acquacoltura, nonche per la concertazione permanente;
  • l'acquisizione e la definizione dell'imprenditore ittico; è imprenditore ittico chi esercita, in forma singola o associata (cooperativa o consorziale), l'attività di pesca professionale diretta alla cattura o alla raccolta di organismi acquatici in ambienti marini, salmastri o dolci;
  • la rivalutazione del funzionamento del Fondo centrale per il credito peschereccio a favore di lavori di trasformazione e di adeguamento delle unità da pesca finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di lavoro a bordo, non che volti alla riduzione dell'impatto ambientale dell'attività esercitata;
  • la semplificazione procedurale del Fondo di solidarietà per la disposizione di contributi, nei limiti previsti dai regolamenti comunitari, sui premi correlati a polizze per la copertura assicurativa dei danni alle imprese;
  • l'adeguamento all'evoluzione del contesto produttivo settoriale ed alle maggiori esigenze di garanzie alimentari ed ambientali dei consumatori, delle indicazioni generali per finalizzare gli obiettivi specifici di informazione e comunicazione istituzionale.
  • la promozione della cooperazione.

2. In materia di pesca marittima la novità più rilevante riguarda l'equipaggio delle navi da pesca. Il dispositivo risponde alle esigenze di progressiva multietnicità del settore collegata alla posizione centrale in Mediterraneo dell'operatività della flotta italiana con conseguenti strette relazioni professionali e commerciali con gli altri paesi rivieraschi. A tali scopi si consente una possibilità di equipaggio flessibile nel numero e nella composizione nel rispetto, per questioni di sicurezza, della già prevista autorizzazione preventiva delle autorità marittime competenti. Pertanto gli extracomunitari possono far parte dell'equipaggio marittimo delle navi da pesca, non però nel ruolo di comandante.


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