Anno III N. 5 - Settembre/Ottobre 2003
attualità
La Conferenza dei ministri europei per lo sviluppo sostenibile della pesca nel Mediterraneo
A cura dell'Ufficio Stampa e Documentazione
Il testo è una nostra traduzione dal francese della Presentazione della Conferenza leggibile nel sito della Comunità europea
La particolarità del contesto mediterraneo e delle sue caratteristiche rende necessaria la programmazione da parte degli Stati rivieraschi e della Direzione Generale della Pesca per il Mediterraneo (CGPM) di un'azione multilaterale concreta.
Le due Conferenze Diplomatiche di Creta nel 1994 e di Venezia ne11996, hanno costituito la base per il rafforzamento degli strumenti di cooperazione esistenti, quali appunto la CGPM.
Successivamente sono stati fatti alcuni passi avanti, ma molto resta ancora da fare. Per questo la Comunità Europea, nel quadro del suo Piano d'Azione per la Pesca nel Mediterraneo, ha ritenuto necessaria una terza Conferenza tra i Ministri della Pesca dei Paesi Membri della CGPM per dare uno slancio decisivo all'azione.
Per raggiungere l'obiettivo comune è fondamentale la definizione di un sistema multilaterale di gestione delle risorse alieutiche, che permetta di assicurare uno sfruttamento sostenibile di queste risorse e specialmente le specie in via di estinzione, le migratorie e altre che si hanno in comune.
In quest'ottica, la cooperazione tra tutti gli Stati rivieraschi rappresenta un passaggio obbligato per la gestione di quelle risorse che non appartengono ad un solo Stato.
Al di la delle Dichiarazioni ufficiali fatte nelle Conferenze precedenti, e alla luce delle evoluzioni del diritto internazionale in materia di pesca e degli ultimi sviluppi della cooperazione per la protezione degli habitat marini a livello internazionale, è d'obbligo realizzare, in tempi brevi, azioni significative e visibili che comportino un'assunzione di responsabilità da parte delle autorità pubbliche, della comunità scientifica e dei pescatori.
La Conferenza Ministeriale di Venezia ha come obiettivo la definizione di orientamenti specifici a livello politico che devono tradursi in azioni concrete. Questi orientamenti permetteranno nello stesso tempo la conclusione del progetto tracciato nel 1994 e nel 1996 per consolidare l'approccio multilaterale e la cooperazione, al fine di salvaguardare questo inestimabile patrimonio comune che è il Mare Mediterraneo.
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Obiettivi dichiarati della Conferenza Ministeriale di Venezia:
Confermare gli obiettivi generali di una politica della pesca nel Mediterraneo
- assicurando uno sfruttamento delle risorse alieutiche vive in condizioni territoriali, economiche e sociali sostenibili;
- fissando a livello politico le seguenti priorità
- Proteggere il novellame
- Migliorare la qualità dell'informazione scientifica
- Sviluppare i meccanismi di gestione e conservazione delle risorse
- Sviluppare un approccio che prenda in considerazione la protezione del territorio
Rinforzare la cooperazione multilaterale attraverso
- L'attivazione funzionale della Commissione Generale della Pesca per il Mediterraneo (CGPM) che è l'unico forum multilaterale esistente e deve essere definitivamente attivato come una Organizzazione Regionale della Pesca efficace, autonoma e definita, così che possa costituire lo strumento essenziale per la realizzazione a livello tecnico degli orientamenti fissati a livello politico.
- Lo sviluppo e il potenziamento della ricerca scientifica nel Mediterraneo, specialmente attraverso il sostegno di programmi e progetti regionali.
Sviluppare uno schema di controllo specifico per il Mediterraneo e di lotta contro la pesca illegale
- La riuscita di una politica di gestione e conservazione delle risorse alieutiche implica lo sviluppo di uno schema di controllo appropriato che definisca chiaramente gli obblighi delle parti.
- La Conferenza cercherà di raggiungere un accordo a livello politico sulla necessità di stabilire uno schema comune e specifico nel Mediterraneo, basato su linee di orientamento semplici, e più in particolare sulla possibilità di una estensione concreta delle zone protette della pesca nel Mediterraneo, come pure azioni concrete per la lotta contro la pesca illegale.
