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AssopescaInforma Anno I N. 1 Luglio/Agosto 2001



Il pesce nell'alimentazione umana
Amleto D'Amicis - Epidemiologo Nutrizionista

Gli studi scientifici a sostegno degli effetti benefici di un'alimentazione più ricca di pesce sono sempre più numerosi. Dalla riscoperta della Dieta Mediterranea, basata appunto sui prodotti della terra e del mare Mediterraneo, agli studi di Sinclair sugli esquimesi, oggi Inuit notoriamente forti consumatori di pesci, alle osservazioni sui popoli dell'Estremo Oriente, consumatori di pesce come i giapponesi, e ai più recenti studi epidemiologici sui rapporti tra alimentazione e salute, è derivata una gran messe di dati sul ruolo protettivo di un'alimentazione, più ricca di pesce, nei confronti di malattie tipiche della società moderna come quelle cardiovascolari e il cancro.
I principi nutritivi del pesce sono numerosi e di alta qualità. Le proteine sono molte ed hanno un elevato valore biologico.

I grassi sono pochi ma di natura insatura, i più indicati per prevenire e combattere il colesterolo, tra questi emergono quelli della serie omega-3 e omega-6 essenziali per il nostro organismo in quanto precursori di importantissime strutture cellulari e del sistema nervoso. I sali minerali come il ferro, il calcio, lo zinco, il fosforo, sono fondamentali per una moltitudine di funzioni fisiologiche e lo iodio fondamentale per gli ormoni tiroidei (ancora oggi in Italia esistono numerose sacche di popolazione adolescenziale con forti carenze di iodio). Infine ci sono le vitamine come la Niacina e la vitamina A. Il pesce ha poco tessuto connettivo e ciò lo rende più digeribile rispetto alle carni degli animali terrestri e volatili. In media 2 ore di permanenza nello stomaco rispetto alle 3-5 ore della carne e per questo è molto indicato nei bambini.

Le sue caratteristiche nutrizionali il pesce le acquisisce muovendosi e nutrendosi liberamente nei pascoli marini. Infatti il pesce selvaggio (pescato) ha una composizione bromatologica diversa da quello allevato. È più ricco di proteine, molto più povero di grassi e con una diversa consistenza perche cresce più lentamente. Un maggior consumo di pesce è auspicabile per i molti aspetti descritti ma può risultare utile anche per nutrire adeguatamente l'organismo senza fornire troppe calorie. Oggi, in Italia, con lo stile di vita sedentario abbiamo più bisogno di nutrienti non energetici che di quelli energetici, come appunto i grassi. Con il pesce, quindi, si può bilanciare meglio una dieta con meno calorie e ancor meglio risulta se si consuma il pesce selvaggio, più magro.


Lungomare di Bari, 1998 - La bancarella del pesce
(foto Tani Scanni)


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