Reg. (UE) 1392/2014 - Piano in materia di rigetti - nuova circolare DGPesca

24/02/2015

La Direzione Generale della Pesca è nuovamente intervenuta sul divieto dei rigetti successivamente alla pubblicazione del Reg. (UE) n. 1392/2014 che istituisce un piano in materia di rigetti per alcune attività di pesca dei piccoli pelagici nel Mediterraneo, con riferimento specifico alle catture di acciughe, sardine, sgombri e suri.

La nuova nota della DG Pesca ribadisce la rilevanza che acquisisce il pieno rispetto degli adempimenti relativi all'obbligo di corretta registrazione dei rigetti, sia con logbook elettronico che con quello cartaceo, in relazione alla futura determinazione della percentuale de minimis di rigetti, superato il periodo transitorio del triennio 2015 - 2017, nonchè in relazione alla necessità di monitorare il raggiungimento delle percentuali de minimis stabilite dall'art. 3 del Regolamento in oggetto e segnalare tempestivamente il divieto di ulteriori rigetti in mare.

In allegato riportiamo il testo della nota circolare della DG Pesca

La DG Pesca

Pesca chiarisce che con il Reg. (UE) n. 1392/2014 sono state introdotte esenzioni de minimis, in deroga al divieto dei rigetti di cui all'art. 15, paragrafo 1, del Reg. (UE) n. 1380/2013 nell'intento di ridurre i costi relativi all'obbligo di sbarco. L'art. 3 del Reg. (UE) 1392/2014 riporta, infatti, per il triennio 2015 - 2017 e per ciascuna sottozona geografica della CGPM la percentuale massima di rigetti delle catture indesiderate, stabilita sulla base del totale annuo delle catture di acciuga, sardina, sgombro e suro.

La circolare ribadisce quindi la rilevanza che acquisisce il rispetto degli adempimenti connessi all'obbligo di registrazione dei rigetti delle specie citate proprio in previsione della futura determinazione delle percentuali de minimis una volta superato il periodo transitorio e quindi successivamente al 2017, nell'ottica della determinazione delle esenzioni de minimis e quindi della necessità di monitorare il raggiungimento delle percentuali de minimis stabilite, segnalando conseguentemente il divieto di effettuare ulteriori rigetti