La Commissione europea apre un dibattito per migliorare gli indicatori della capacità e dello sforzo di pesca

12/02/2007

La Commissione europea della pesca con Comunicazione del 5 febbraio 2007 ha reso noto di voler promuovere un dibattito sul miglioraramento degli indicatori della capacità e dello sforzo di pesca nell'ambito della PCP.

Come noto, allo stato attuale la capacità di una nave è misurata in termini di stazza lorda (GT) e di potenza propulsiva dei motori (kW), mentre lo sforzo di pesca è invece espresso in numero di giorni trascorsi in mare.

Gli attuali indicatori che, nell'ambito della Politica Comune della Pesca, misurano la capacità di pesca, sono utilizzati nell'ambito del regime di entrata-uscita delle navi regime che, notoriamente, è finalizzato a garantire che la capacità complessiva delle navi da pesca della Comunità non aumenti.

La Commissione, mentre a proposito della stazza, che nel 2003 è stata uniformata con l'adozione di una comune definizione applicabile in tutti i Paesi membri, ritiene soddisfacente l'attuale definizione della stessa, proponendosi di semplificare la vigente normativa in un unico regolamento, per la potenza motrice, invece, "ritiene che l'attuale procedura di certificazione consente possibili abusi".

Attualmente, infatti, l'UE misura la potenza motrice in termini di potenza propulsiva dei motori principali delle navi; l'approccio, pur teoricamente corretto, in concreto presenta elementi di problematicità a causa dell'attuale procedura di certificazione. Del resto, secondo la Commissione, a causa dei recenti sviluppi tecnologici, la potenza dei motori ausiliari delle navi (motori per il salpamento delle reti o per la conservazione e/o trasformazione del pescato) può incidere, anche in maniera significativa, sul volume di catture realizzabili in un determinato periodo di tempo.

L'attuale definizione di potenza motrice non è, quindi, ritenuta adeguata dalla Commissione che invece propone la definizione di un nuovo sistema di certificazione e la inclusione, nella potenza motrice, della potenza ausiliaria.

La Commissione prende in esame anche dei possibili criteri alternativi per la misurazione della capacità di pesca, come il tipo e la dimensione degli attrezzi utilizzati, già in uso in alcuni Stati membri. Secondo la Commissione il ricorso ad indicatori basati sugli attrezzi, pur presentando difficoltà in termini di controllo e di applicazione, potrebbe rivelarsi utile per alcune attività di pesca. All'uopo nel 2007 saranno preparati ed analizzati studi di casi specifici con successive consultazioni degli Stati membri, delle parti interessate e dei ricercatori; quindi nel 2008 la Commissione proporrà, a titolo di esercizio pilota, che alcuni tipi di pesca siano gestiti attraverso gli indicatori in riferimento.

Lo sforzo di pesca è definito come il prodotto della capacità di pesca e dell'attività, in termini di durata delle operazioni di pesca, di un peschereccio. Attualmente nella UE l'attività di pesca viene misurata in termini di giorni in mare per quelle tipologie di pesca soggette a limitazioni dello sforzo. La Commissione non esclude che in alcuni casi il tempo di immersione potrebbe rivelarsi un indicatore più preciso dell'effettivo livello di attività. Si tratta di indicatori che potrebbero comportare difficoltà in termini di controllo ma la loro applicazione potrebbe essere agevolata dalla attuazione del giornale di bordo elettronico di recente adozione.