Gli operatori della pesca del Mediterraneo contro la proposta di Regolamento sulle misure di gestione e conservazione delle risorse nel Mediterraneo
Gli operatori del settore della pesca del Mediterraneo accusano la Commissione di non voler "mediare" su alcuni punti cruciali del Regolamento proposto; "non vogliono concessioni marginali ed individuali, mirate a dividere i Paesi interessati, che lasciano immutata la sostanza generale della proposta di Regolamento" già respinta a più riprese.
Gli operatori del settore, in particolare, denunciano la completa assenza di uno studio di impatto socio-economico ex ante e deplorano che la Commissione continui a privilegiare i cambiamenti nelle dimensioni delle maglie delle reti abbinate peraltro all'imposizione di taglie minime per talune specie.
Per gli operatori della pesca del Mediterraneo la proposta di Regolamento si basa su valutazioni approssimative e non su accurati pareri scientifici. Per gli stessi, infine, è determinante la necessità di armonizzare le misure di gestione e di conservazione delle risorse ittiche per l'insieme dei Paesi costieri del Mediterraneo, nel quadro della CGPM, senza imposizione di nuove misure per i soli pescatori comunitari.
In allegato è consultabile il testo del Comunicato Stampa.