Emergenza gasolio - Dal vertice di Venezia un documento comune dei sette ministri UE della pesca per fronteggiare e superare la crisi del settore

20/06/2008

L'incontro di Venezia del 17 giugno 2008, fortemente e tenacemente voluto dal Ministro Zaia, si configura come un significativo vertice sulla pesca dei sette Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Al vertice infatti, oltre all'Italia, hanno partecipato Francia, Portogallo, Grecia, Slovenia, Spagna e Malta. Ne è emersa una posizione comune rispetto alla crisi della pesca comunitaria conseguente al continuo aumento del costo del gasolio.

Al termine della riunione è stato così sottoscritto un documento contenente concrete proposte di intervento da presentare al Commissario europeo Borg in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri UE dell'Agricoltura e della pesca, in programma a Lussemburgo il 23 e 24 luglio.

Il documento dopo aver evidenziato che il prezzo del gasolio acquistato dai pescatori, secondo gli stessi dati elaborati dai servizi della Commissione, è aumentato nell'unione Europea del 240% dal 2004 ad oggi, enumera sette interessanti richieste di inetrvento:

  1. aumento della dotazione finanziaria del FEP, da ridistribuire agli Stati membri, per renderla più coerente con la gravità della crisi in atto;
  2. partecipazione finanziaria del FEP alle misure di emergenza, a carattere sociale, varate negli Stati membri e destinate agli armatori ed al personale imbarcato;
  3. aumento significativo della percentuale dei fondi FEP da destinare all'arresto temporaneo, stante la inadeguatezza della percentuale in vigore, pari al 6% della dotazione finanziaria, rispetto alle compensazioni da assicurare agli equipaggi ed armatori;
  4. revisione della politica di ristrutturazione della flotta comunitaria finalizzandola a favorire, in particolare, la riduzione dei consumi energetici;
  5. autorizzare il varo, negli Stati membri, di strumenti in grado di stabilizzare il prezzo del gasolio acquistato dai pescatori, anche in considerazione degli ulteriori aumenti attesi;
  6. aumento dei massimali fissati per la concessione degli aiuti di Stato de minimis, anche nel quadro di una politica di ristrutturazine della flotta comunitaria, con possibile cofinanziamento delle erogazioni a livello nazionale;
  7. inserimento nel FEP di misure mirate al miglioramento dei processi di commercializzazione dei prodotti della pesca, con riferimento particolare all'incidenza del settore nel processo di formazione dei prezzi.

Il documento si conclude con un opportuno riferimento alla necessità di definire rapidamente le procedure di modifica della normativa vigente, in modo da consentire l'applicazione delle nuove disposizioni negli Stati membri sin dall'inizio del 2009.

L'iniziativa del ministro Zaia è stata apprezzata da tutte le organizzaziioni di categoria del settore che ne hanno evidenziato il pregio ed il significato politico particolarmente rilevante. La Federpesca, in particolare, ha commentato positivamente l'iniziativa politica del ministro, anche alla luce degli spiragli che si cominciano ad intravvedere dalla Commissione. Per Federpesca l'incontro potrebbe risultare storico in un necessario processo di revisione della stessa Politica Comune della Pesca.

Insomma registriamo positivamente una ritrovata attenzione all'articolato mondo della pesca e la speranza che si possa finalmente avviare un percorso serio di sostegno, ristrutturazione e sviluppo della pesca italiana e comunitaria.