A PROPOSITO DI IVA AGEVOLATA

22/02/2007

Come noto il Senato ha dichiarato improcedibile l'emendamento al D.L. 300/06 (Decreto Milleproroghe) che conteneva lo slittamento al 2007 del regime speciale IVA per la pesca, misura inserita nell'art. 5, comma 1 - sexies del Decreto Legge 10 gennaio 2006, n. 2 recante "Interventi urgenti per i settori dell'agricoltura, della pesca, nonché in materia di fiscalità di impresa", convertito, con modificazioni, con Legge 11 marzo 2006 n. 81.

Perché una misura tanto attesa dal settore, approvata con Legge dello Stato e peraltro con regolare ed adeguata copertura finanziaria, ci viene ancora negata?

Si tratta di una situazione che se non avesse risvolti tragici per un settore, fortemente debilitato da una condizione di crisi che sembra aver assunto carattere di strutturalità, se non di irriversibilità, dovrebbe farci sorridere come emblema di un paradosso tutto italiano.

Lottiamo per la sacrosanta estensione dell'IVA agevolata, già prevista da tempo per l'agricoltura, anche al nostro settore; attendiamo con ansia la conversione in legge del relativo decreto, con tutti i ritardi e le difficoltà note; sottoponiamo poi la misura ad un preventivo parere di ammissibilità della Commissione e infine, non essendoci più i tempi tecnici per la sua completa operatività, confidiamo nel suo slittamento al 2007.

Sarà pure improcedibile l'emendamento, ma non è assolutamente concepibile che una misura disposta e finanziata con legge dello Stato, per giunta assentita dalla Commissione Europea, non possa trovare attuazione per non meglio precisate ragioni di correttezza formale o proceduale.

Avevamo aspettative legittime su un intervento che, se non certamente risolutivo, poteva servire a dare ossigeno ad imprese in agonia; avevamo fatto proclami credendo di aver raggiunto certezze legittime, per ritrovarci poi con un pugno di mosche in mano!

Ministro, se ci sei batti un colpo!!

Non siamo nè servi del Padrone, nè suoi strumentali oppositori, chiediamo solo chiarezza e coerenza.