21/06/2002 - In chat con Fischler |
Con la pubblicazione del Libro Verde è stata data agli Stati membri della EU la possibilità di discutere ed eventualmente dare spunti di revisione della proposta della nuova PCP. Oggi, definita la proposta, gli Stati membri del Mediterraneo hanno più volte mostrato di non condividere le linee definite. Ma sui problemi in discussione gli Stati dissenzienti hanno dato per tempo le loro indicazioni? Se si, perchè non se ne è tenuto conto? Per Assopesca. Non si puo' dire che l'accoglienza sia stata negativa in generale per le nostre proposte, neppure da parte delle regioni del Mediterraneo. Inoltre, ci siamo esplicitamente impegnati a presentare proposte precise per il Mediaterraneo, e contiamo di farlo tra breve tempo Ad Assopesca. La principale fonte di informazione scientifica sul Mediterraneo per la Commissione è costituita dai pareri dello STECF, dalle ralazioni della GFCM e da tutta una serie di studi che la stessa Commissione ha finanziato per anni. Quando la Commissione ritiene necessaria la riduzione della flotta peschereccia dal 30% al 60%, tiene conto dell'emergenza occupazione, che nel Sud-Italia raggiunge punte elevatissime, e della complessità del problema conversione in rapporto agli addetti e all'indotto? Ad Assopesca, sul Mezzogiorno. La Commissione afferma che è necessario ridurre lo sforzo di pesca dal 30% al 60% pere talune specie particolarmente minacciate. Questo non vuol dire che si renda necessaria una riduzione di tutta la flotta nella stessa proporzione. Per quanto riguarda poi la potenziale emergenza occupazione, la Commissione propone la riprogrammazione degli importi previsti per la modernizzazione e il rinnovo, destinandoli a provvedimenti socio-economici.
Per Assopesca. La Commissione ritiene che il migliore incentivo per le nuove generazioni sia il ritorno ad una flotta redditizia e sostenibile grazie alla riduzione della sovracapacità. Ad Assopesca. L'accesso ai mercati è legato alla redditività della flotta, il che dipende in larga misura dallo stato delle risorse. I finanziamenti alle flotte hanno un impatto diretto sull'eccessivo sfruttamento delle risorse stesse. |