La Direzione Generale della pesca, con la nota circolare 22070 del 17 settembre 2012 che fa seguito alla precedente circolare 20176 del 27 agosto 2012, ha fornito ulteriori chiarimenti sulle misure tecniche successive al fermo.

In particolare ha specificato che, nei compartimenti marittimi da Pesaro a Bari, le dieci settimane successive al fermo decorrono dal 18 settembre e conseguentemente, ai sensi del combinato diisposto degli artt. 3 e 4 del D.M. 28 giugno 2012, nella settimana dal 17 al 23 settembre, a parte l'ultimo giorno di fermo pesca che scade il 17 settembre, occorrerà osservare ulteriori 4 giorni di fermo (venerdì, sabato, domenica e 1 giorno a scelta dell'armatore).

La Direzione ha voluto così dirimere alcuni dubbi interpretativi fornendo una interpretazione restrittiva delle disposizioni sul fermo tecnico che porta a considerare come successiva la settimana in corso di fermo e conseguentemente a ridurre a due sole gionate l'attività di pesca nella prima settimana del dopo fermo.

La fretta con la quale è stato "partorito" il provvedimento che penalizza ulteriormente imprese già stremate dagli effetti di una crisi senza precedenti ha portato a commettere errori inspiegabili laddove si considerano rientranti nella disciplina del dopo fermo anche i compartimenti da Brindisi ad Imperia, il tutto in palese contraddizione con le disposizioni dell'art. 4 del D.M. 28 giugno 2012.

In allegato il testo della circolare