La Commissione Consultiva Centrale per la Pesca e l'Acquacoltura è stata convocata nuovamente, per mercoledì 16 luglio p.v. per riesaminare lo schema di decreto ministeriale contenente le modalità ed i tempi di attuazione del fermo di emergenza.

A quanto riportato nella lettera di convocazione dovrà essere riesaminata la problematica della attuazione del fermo di emergenza temporaneo, essendo emersa la necessità di un approfondimento in ordine al decreto ministeriale predisposto, anche in relazione alla precedente deliberazione della Commissione del 9 luglio u.s.

La risposta fornita alla emergenza con il decreto legge 3 luglio 2008 era stata in parte snaturata, se non vanificata, a nostro avviso e ad avviso di buona parte della pesca italiana, dalle modalità attuative approvate in Commissione, assolutamente incoerenti rispetto  alla stessa visione normativa, da tutti, peraltro, inizialmente condivisa.

Ci auguriamo che prevalga il buon senso di tutti e che si possano ritrovare le condizioni per una sintesi che, pur rispettando le finalità del provvedimento, riesca a superare l'attuale frammentazione. Nell'attuale condizione di crisi quello che assolutamente non serve è una conflittualità tra le Organizzazioni rappresentative del settore che non giova a nessuno e tanto meno al futuro della  pesca italiana.