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03/01/2003 - LA NUOVA POLITICA DELLA PESCA

F.Fischler - Commissario Europeo per l'Agricoltura e la Pesca, il 20 dicembre 2002 ha tenuto una conferenza stampa, relativa all'adozione della nuova politica della pesca.
Riportiamo nell'allegato il testo e il relativo commento di Federpesca.

TESTO FISCHLER

Questa giornata segnerà un successo storico nella storia della politica europea della pesca. Mai prima d’ora si è giunti a operare una correzione così spettacolare.

Voglio ringraziare i ministri della pesca per il coraggio politico e la visione del futuro di cui hanno dato prova. Hanno preso oggi la difficile decisione di cambiare rotta ed è un’autentica riforma quella che noi abbiamo adottato.

Sono i pescatori quelli che in primo luogo trarranno benefici della nuova politica della pesca. Questo solo m’interessa e nient’altro. Ma ciò significa ugualmente che noi dobbiamo mettere tutto in moto per aiutare questi pescatori a superare le ricadute sociali dell’impoverimento di numerosi stocks alieutica.

L’Unione Europea è pronta ad intervenire finanziariamente su questo livello.

Noi abbiamo preso oggi una decisione che merita giustamente il nome di “riforma” e questo per le seguenti ragioni:

Primo – La gestione della pesca può finalmente poggiare su una strategia a lungo termine, grazie ai piani di gestione pluriennali. In questo modo i pescatori disporranno per il futuro di redditi più stabili, e ciò consentirà di garantire impegni a lungo termine.

Secondo – Noi abbiamo regolamentato la questione dello sforzo di pesca..Ormai la pesca sarà praticata in modo tale che il tempo trascorso in mare dai pescatori corrisponda alle quantità che possono pescare; principio questo reclamato già da diversi anni da studi scientifici e applicato con successo dai norvegesi. Ciò darà agli stocks il tempo necessario per ricostituirsi, consentirà ai pescatori di pianificare la loro attività a medio termine e ci offrirà la possibilità di controllare la situazione in modo semplice ed efficace.

Dal 1 Febbraio 2003, queste disposizioni saranno messe in pratica per il merluzzo e sarà applicata una misura transitoria che fissa un certo numero di giorni al mese di attività in mare. Per la pesca del merluzzo si tratta di una notevole riduzione della mortalità. E’ evidente che le quote di pesca sono state così fortemente ridotte.

Restrizioni saranno ugualmente applicate alla pesca per la produzione di faine di pesce.

A partire dal 1 luglio entrerà in vigore il piano di ricostruzione a lungo termine degli stocks di merluzzo.

Noi abbiamo potuto offrire ugualmente agli Stati membri la possibilità di concedere ai pescatori, per due anni, contributi compensatori mediante risorse comunitarie o nazionali nel caso che òla pesca sarà temporaneamente impossibile.

Terzo – Si è convenuto che gli aiuti pubblici per il rinnovamento della flotta saranno soppressi dopo un periodo transitorio, per le imbarcazioni di piccolo taglio, che terminerà il 2004. Ciò permette di garantire che in futuro nessuna risorsa pubblica contribuirà a mantenere ancora più a lungo una flotta che è già pletorica (sovrabbondante).

Quarto – Noi abbiamo oggi messi le basi per controlli trasparenti, migliorati e armonizzati tra gli Stati membri. Le sanzioni che saranno inflitte a coloro che non osservano le regole saranno rette dal principio dell’uguaglianza del diritto, indipendentemente dallo Stato membro.

Quinto – Noi quest’oggi abbiamo corretto un errore fondamentale della politica della pesca. In futuro il processo decisionale darà uno spazio più ampio ai pescatori e ai settori interessati.

E’ per questo ragioni che io ho potuto raggiungere un compromesso. Tutti abbiamo fatto delle concessioni, compresa la Commissione. Ciò che è determinante per me è che la decisione di oggi salva l’essenziale delle proposte di riforma della Commissione.

Per tutte queste ragioni, io posso affermare con grande convinzione che la decisione odierna segna l’inizio della fine di una politica della pesca difettosa, che ha avuto per conseguenza un impoverimento drammatico degli stocks e , quindi, gravi problemi per i nostri pescatori.

 

                                                EUROPA – Pèche – Communiqués de presse 2002

                                                                 traduzione dal francese di Luigi Campo

 


COMMENTO FEDERPESCA

"Per valutare appieno il risultato conseguito, bisogna guardare alla proposta iniziale della Commissione per la riforma della Politica Comune della Pesca e considerare come - forse per la prima volta nella storia della pesca europea - la Commissione abbia dovuto fare marcia indietro in modo così eclatante".
Si esprime così Giannini al termine della estenuante maratona, durata cinque giorni, del Consiglio dei Ministri europei della Pesca conclusosi a Bruxelles nella nottata di ieri.
"Gli aiuti comunitari alla costruzione ed all'ammodernamento della flotta sono stati mantenuti sino al 31 dicembre 2004, per certi versi anche a condizioni più agevolate che sinora".
Grande soddisfazione di Federpesca, dunque, per il brillante risultato scaturito dalla iniziativa politica del Sottosegretario di Stato alla Pesca, l'On.le Scarpa Bonazza, che in sintonia con gli altri colleghi europei membri del cosiddetto "gruppo degli Amici della Pesca" (Francia, Spagna, Portogallo, Grecia e Irlanda) ha invertito di segno la posizione della Commissione, pure sostenuta dalla più parte dei Governi del Nord Europa.
"La nostra imprenditoria dovrà trarre il massimo profitto dall'opportunità aperta, quando ormai il settore si era rassegnato alla soppressione di tutti gli aiuti pubblici alla modernizzazione".
"Federpesca, come pure certamente le Organizzazioni sindacali dei lavoratori cofirmatarie del CCNL della pesca" conclude Giannini, stanco ma esultante, "potranno guardare con rinnovata fiducia al futuro di un settore strategico, pur nella sua dimensione, per lo sviluppo di reddito e occupazione in tante aree costiere del nostro Paese".

 

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