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23/08/2007 - Una vita per lo sviluppo della pesca e per la tutela della cultura e delle tradizioni marinare

Cosimo Farinola nasce a Molfetta il 4 giugno 1949 da Angelo e De Bari Maria. Significative nella sua formazione la figura paterna di cui riprende il carattere austero e determinato e il sacerdote Cosimo Azzollini, dell’Oratorio San Filippo Neri, di cui fa propria la religiosità profondamente sentita e vissuta e l’amore per il prossimo specie quello più bisognoso.
Completa gli studi superiori presso l’Istituto magistrale di Molfetta e interrompe quelli universitari di Lingue per dedicarsi all’attività lavorativa.
Il suo primo impegno di lavoro fu nell’ambito della pesca presso la società Atlas Pesca di Molfetta che estese l’attività di pesca della marineria pugliese dall’Adriatico alle acque atlantiche con navi  in acciaio. Fu questa un’attività senza dubbio innovativa nel settore: avviò infatti la cantieristica navale locale alle costruzioni in acciaio – la prima nave da pesca in acciaio fu commissionata dall’Atlas ai cantieri navali Tattoli che vararono l’ATLAS I – e, soprattutto, allargò la collaborazione nell’attività commerciale ai paesi esteri – l’Atlas aveva la sede commerciale a Molfetta negli stabilimenti di via Giovinazzo e la base operativa in Senegal a Dakar. Tale collaborazione, lontana da ogni idea di sfruttamento, non è mai venuta meno e quando la marineria molfettese ha accusato il colpo del rifiuto da parte delle nuove generazione del mestiere di pescatore, la mano d’opera senegalese, con l’intermediazione di Mimmo, non ha avuto problemi a imbarcare sui pescherecci molfettesi.
Con l’incarico di Direttore dell’Associazione Armatori da Pesca di Molfetta Mimmo entra nel vivo della storia della marineria molfettese condividendo le ansie che attraversano il lavoro di armatore e facendo propri i disagi che vivono i pescatori.
Per meglio tutelare i diritti degli armatori e del settore pesca in genere aderisce con l’Associazione alla Federpesca del cui direttivo diviene membro oltre che Responsabile per la Puglia.
Viene nominato membro della Commissione Consultiva Centrale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione Generale della Pesca.
Per questi incarichi oltre a raggiungere Roma quasi settimanalmente, svolge varie missioni in Italia, presso la Comunità Europea a Bruxelles e in vari paesi comunitari.
Per la tutela della cultura e delle tradizioni marinare fonda con altri amici l’Associazione Culturale La Bilancella di cui è nominato presidente.
L’ultima missione romana è stata quella del 9 luglio u.s.; il rientro, dopo l’incontro protrattasi sino a tardi presso il ministero per discutere le modalità del fermo 2007, gli è stato fatale.
Poco prima dello svincolo autostradale per Molfetta cedeva allo stress della giornata perdendo il controllo della guida e tamponando un camion che lo precedeva. Ricoverato in gravissime condizioni nell’ospedale di Andria è stato tenuto in rianimazione attendendo che si creasse la disponibilità in strutture adeguate alla situazione individuate in Germania. Una crisi cardiaca durante il volo di trasferimento avvenuto nel tardo pomeriggio dell’8 agosto ha distrutto le speranze a cui familiari e collaboratori si erano tenuti saldi.
Mimmo è morto la sera del 10 agosto munito dei conforti religiosi.

Eredità e testimonianza dell’impegno profuso da Mimmo per lo sviluppo del settore pesca e per la tutela della cultura e delle tradizioni marinare è la realizzazione del Centro Servizi PIC Pesca, le cui attività hanno avuto inizio nell'ottobre 1994, secondo le modalità operative presentate nel settembre 1994, e si sono poi sviluppate, a partire dal novembre 1998, secondo le modalità di attuazione stabilite dalla Commissione Europea.
Il Centro ha erogato servizi alle singole imprese di pesca distinti in assistenza e consulenza legale, assistenza e consulenza tecnico navale, assistenza e consulenza progettuale, assistenza nella gestione di imprese, assistenza e consulenza in materia di sicurezza del lavoro. Al servizio di tutte gli armatori e di tutta la filiera pesca sono stati, inoltre, erogati servizi cosiddetti orizzontali, diretti a tutto il settore per affrontare temi vitali quali la sicurezza del lavoro, la formazione e l’informazione, la modernizzazione del settore, la cultura d’impresa.
Si è quindi provveduto a dotare di infrastrutture adeguate la sede presso il Mercato ittico all'ingrosso di Molfetta, rendendola più funzionale all'erogazione di servizi. Il personale in organico ha partecipato a corsi di formazione sulle tecniche di lavoro di gruppo, sulla gestione dei progetti e sull'utilizzo degli strumenti informatici e telematici di base.
L'implementazione dei servizi di portata fortemente innovativa, la diffusione delle informazioni sugli strumenti finanziari e sulle misure comunitarie di sostegno alla pesca, hanno favorito l'ammodernamento del settore.
L'autonomia gestionale ed organizzativa raggiunta dal Centro Servizi Assopesca di Molfetta, grazie all’impegno ed alle capacità di Mimmo Farinola, ha consentito di rispondere efficacemente al bisogno di servizi alle imprese, essenziali per orientarsi nella complessità delle normative fiscali, amministrative, tecniche e legali che interessano il settore.
Il Centro sta proseguendo nella sua azione con strumenti finanziari propri e della Regione Puglia; si crede infatti nella sua azione e si è convinti, attraverso il monitoraggio delle aspettative delle imprese, di costituire uno strumento strategico per il futuro della pesca nei nostri territori.

 Questi i principali progetti attuati e in via di ultimazione:

  •  Piattaforma E-Fish,

Il progetto, frutto di una virtuosa sinergia tra Centri di Ricerca ed Associazione di settore, è finalizzato alla realizzazione di una Piattaforma informativa di supporto alla pianificazione e gestione dell’attività di Pesca nonché alla valorizzazione e vendita del pescato.

  • Promozione delle attività della pesca e la valorizzazione dei prodotti ittici.

Il progetto ha il duplice obiettivo di avvicinare le giovani generazioni al mondo del mare, in particolare a quello della pesca, e di stimolare il loro interesse verso la conoscenza delle specie animali e vegetali marine.
Si intende, inoltre, promuovere il consumo di prodotti ittici esaltando le qualità fondamentali di una sana ed intelligente alimentazione.

  • Osservatorio regionale della pesca.

Queste le specifiche finalità dell'Osservatorio:
a)    la promozione e la realizzazione di studi e ricerche relativi alle  diverse fasi della filiera pesca ed acquacoltura;
b)  la promozione e la realizzazione di studi e ricerche relativi all'ambiente marino e costiero;
c)   la più ampia diffusione delle conoscenze teoriche e pratiche, anche attraverso pubblicazioni specialistiche e/o divulgative, oltre alla formazione specifica degli addetti del settore;
d) la promozione sociale, culturale ed economica degli operatori del settore;
e) la salvaguardia delle risorse biologiche e dell'ambiente marino;
f)  la collaborazione con Enti pubblici, privati ed Istituzioni in genere al fine del raggiungimento degli scopi dell'Osservatorio;
g) la realizzazione e gestione di banche dati conoscitive del settore  in tutti i suoi aspetti;
h) la promozione e realizzazione di studi e ricerche per la conoscenza del settore nei suoi aspetti socio-economici e culturali.

  • Sviluppo di sistemi di rintracciabilità per il prodotto ittico fresco catturato in mare

Si intende definire ed implementazione un sistema organizzativo integrato lungo l’intera filiera produttiva ittica, che consenta la concreta attuazione delle politiche di sicurezza, tracciabilità e qualità alimentare, nel rispetto delle norme cogenti e nell’interesse del consumatore e degli operatori, non disgiunto dalla tutela del lavoro e dell’ambiente.

  • Sistema Informativo Congiunturale (SIC)

Il SIC intende contribuire al perseguimento della Politica Comune della Pesca attraverso il monitoraggio degli indicatori tecnico-economici della pesca regionale. Intende inoltre svolgere un’azione di supporto alla programmazione settoriale mediante la valutazione oggettiva dei diversi ruoli svolti dalla filiera pesca e acquacoltura nel tessuto socio-economico delle aree costiere pugliesi.

Questo sintetico panorama delle attività realizzate in favore della marineria molfettese e pugliese dà conto degli obiettivi conseguiti da Mimmo e rende ancora più evidente il vuoto che la Sua scomparsa lascia nel mondo della pesca e in quanti lo hanno conosciuto e con lui hanno collaborato per lo sviluppo del settore.
La migliore testimonianza che i Suoi amici vogliono esprimere è l’impegno a continuare, nel Suo esempio, l’opera di sostegno e sviluppo della nostra marineria.

 

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